The Cloudflyer experience

Nuove scarpe per la maratona 2




Dopo aver corso le mie prime tre maratone con Asics, sto provando delle scarpe strutturalmente differenti: le ON (Over the Clouds).
Le ON sono state lanciate sul mercato recentemente, in quanto l'azienda svizzera ha fatto il suo debutto sul difficile mercato delle scarpe da running, solo nel 2010. Un'azienda giovane e poco conosciuta in Italia che propone un sistema di ammortizzamento della suola concettualmente differente rispetto alla case avversarie.
Tutto si fonda sulla tecnologia CloudTec(TM), rappresentata da una serie di cuscini (o nuvole) esterni alla suola che ammortizzano l'impatto al suolo e nel contempo permettono un appoggio e una spinta "naturali", come se si corresse a piedi nudi.
Le nuvole della suola delle ON. Per vedere come funziona:
https://clouds.on-running.com/en-us/technology


La presenza delle nuvole rende il profilo della scarpa immediatamente riconoscibile perché nessun' altra ha questo sistema.
Appena indossate, sembra infatti di camminare su scarpe chiodate, a una certa altezza da terra. Sul tallone la sensazione è di poggiare su delle Swiss Balls. In realtà il drop delle Cloudflyer è solo di 7 mm, più basso di 3 mm rispetto alle Kayano 22.  Il rumore che fanno le nuvole durante la corsa è poi particolare. Una serie di clac-clac-clac e non il classico tump-tump.

Strutturalmente le Cloudflyer sono delle A3,
sono molto flessibili e adatte a un iperpronatore come me o per chi ha appoggio neutro.

La leggerezza della scarpa si nota immediatamente anche senza pesarla. L'avampiede flette totalmente quando lo spinge contro il muro (mentre faccio stretching pre allenamento), cosa che le Kayano non fanno.
Il loro peso è di 260 g, 50 grammi in meno rispetto alle Kayano 22. La linguetta è più sottile, i lacci sono particolari, più sottili di oltre la metà, a stella, per evitare punti di pressione sul piede, la tomaia microtraforata, quasi impalpabile.

Le provo durante le mie ripetute sugli 800 metri. La prima ripetuta la faccio sull'onda dell'entusiasmo: le Cloudflyer sono molto responsive e stabilisco da subito il mio record (3'48") sulla distanza (su strada). Ovviamente è un effetto dell'entusiasmo. Durante la terza invece ripeto l'exploit e ritocco il tempo di poco, 3'45" (passo 4:29).

La sensazione di corsa è differente, il baricentro è più in avanti, e apparentemente il piede non sembra fermato dall'impatto ma scivola via assecondando la gamba.

Sensazioni nuove che adesso testerò nella prossima CM, domani.

5 febbraio (il domani è oggi).

Oggi provate in una CM di 10k come da programma di allenamento maratona.
Si dimostrano molto leggere e responsive. Le stringhe allacciate a stella non si sentono e il piede non è compresso. 
La sensazione propriocettiva su vari terreni è completamente differente rispetto a quanto provavo con le Kayano: sullo sterrato, che è un terreno che odio (i vialetti dei parchi con quella brecciolina irregolare) si corre senza subire le irregolarità del suolo. Credo che questo sia l'effetto delle Swiss Balls che funzionano, passatemi il termine, come delle sospensioni intelligenti. Il piede pertanto rimane fermo e si fa meno fatica. Sull'asfalto invece le scarpe fanno quel rumore cloppete cloppete a cui bisogna abituarsi..
Nelle accelerazioni si ha subito una spinta dinamica già al secondo appoggio ed è un vero piacere affrontare le salite senza rallentare...






Commenti

Francesco ha detto…
Ciao oggi prima corsa con queste scarpe...molto particolari ed intriganti per un runner che come me ha una lieve pronazione ad un solo piede. A presto per le prime impressioni.
Francesco