Royal Half Marathon 2016

Royal Half Marathon : una corsa in pantofole

No no...non è così ! Il titolo è provocatorio!
Il 4 dicembre per uno scherzo diciamo del destino, a Torino sono in programma due mezze maratone: quella di un "Po di corsa" di Base Running e la "Royal Half Marathon" del Giro d'Italia Run che dall'anno scorso ha cambiato data, sovrapponendosi alla precedente.

Ma torniamo alla questione delle pantofole. La partenza della Royal quest'anno era dal Parco Michelotti, praticamente davanti casa. Quella della "Po di corsa" al Palavela. Per convenienza, comodità e per ozio, visto che la corsa parte alle 10:00, decido di iscrivermi alla Royal. Devo fare 30 km di allenamento e una mezza maratona sotto casa, con un percorso che conosco a menadito è una bella opportunità.
Scendo appunto in pantofole e mi iscrivo alle 8,30 ritirando il pettorale 525.

Alle 9 e un quarto inizio il mio allenamento, per aggiungere 9 km alla mezza, al passo di 5:45.
Poi, a 5 minuti dalla partenza, mi intruppo in tutta scioltezza, sotto il gonfiabile della partenza.
Ci sono circa duecento runners e non è una partenza caotica. Lo speaker ci invita a 1 minuto di silenzio ma l'altoparlante ha un volume troppo basso per capire a chi sia dedicato...

Si parte e il gruppo si sfila già nei primi 500 metri mentre si oltrepassa il ponte della Gran Madre. Poi ci si distende il lungo Po Cadorna ma prima di arrivare a scontrarsi con il territori "dei rossi" (leggi Base Running) si torna indietro scendendo per i Murazzi.

Mi chiedo cosa stia facendo. Le intenzioni erano quelle di fare un 30k e RM +10" ma se mi metto a correre a 5:50 rischio di essere solo nelle ultime posizioni e di perdermi.
Il tortuoso percorso al Meisino
Lascio perdere i calcoli e mi aggrego a un runner che è addirittura più alto di me il pettorale 289, facendo due chiacchiere, al passo di 5:20. La strategia di correre assieme paga e i chilometri passano più facilmente: poco dopo viale Agudio, siamo diventati 4, 3 uomini e una pinkie e ci alterniamo, senza dircelo, a tirare in testa. La cosa mi piace molto !
Si giunge al Meisino e qui la gara diventa un trail... si passa su sterrato con diversi giri non molto comprensibili immersi nella boscaglia, stile indiani. Per fortuna non sto correndo isolato e quattro cervelli funzionano meglio di uno solo. Si va dritti o a destra? A destra !

Questa del percorso a svolte dentro il parco è, detto tra noi, abbastanza incomprensibile.

Si arriva al ponte vecchio di San Mauro: è un giro classico per i miei LL e potrei farlo a occhi chiusi. Adesso si passerà da Bertolla e poi si ritorna indietro. Dei 4 indiani, siamo rimasti in 3, ma il mio amico più alto, ci prende 20 metri e stacca sia me che la pinkie.

Anzi, al 14° km inizio a patire una crisi anch'io e scendo a 5:29. Il mio pensiero va alla maratona di Pisa e al momento in cui, di certo, mi troverò nella stessa situazione: veder sfilare i tuoi compagni di corsa e non sapere perchè...
Mi faccio animo e mi sforzo di raggiungere quelli davanti e con mia grande soddisfazione nell'arco di un chilometro, mi rifaccio sotto e li rianggancio. La cosa mi conforta, adesso siamo al curvone delle 100 lire con quel passaggio quasi in trincea... e cosa capita?
Che volo per terra a pelle d'orso cadendo rovinosamente a terra ! Mai capitato prima !
Prendo un dislivello di punta e volo sul ginocchio sinistro e sulla mano destra. Sento il dolore della pelle sbucciata ma mi rialzo subito e riprendo a correre senza neanche guardarmi. La mano sanguina ma il dolore si può sublimare... Ringrazio lo sconosciuto runner che davanti a me mi ha chiesto se stessi bene.

Sono gli ultimi chilometri, il percorso lo conosco a memoria, adesso c'è l'odiato tratto di sterrato lungo il fiume; ma non mi aspettavo che nei pressi del ponte di Sassi, si dovesse affrontare anche la sabbia! Un tratto di esondazione del Po con sabbia finissima, da spiaggia.

Arrivo al traguardo a braccia alzate in posa plastica scimmiottando l'impresa epica !

Dopo molte mezze e cinque maratone ho capito anche come atteggiarsi al traguardo, qualsiasi esso sia...  e Scandurra, il fotografo ufficiale della manifestazione mi concede addirittura due scatti !

Porto a casa 29,6 km (la mezza era più corta di 600 metri) in 2:43:25 (passo medio 5:31).






Con l'augurio che possa essere un buon viatico per la maratona di Pisa.

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