Correre il Passatore

Correre il Passatore



Non ditelo a mia madre ma ieri ho deciso di correre il Passatore! 
Quando l'ho detto ai familiari, la prima reazione è stata : " Che cos'è?".
Per chi non lo sa, il Passatore è una delle più importanti ultramaratone d'Italia, precisamente una 100 km che si svolge tra Firenze e Faenza.
La reazione successiva è stata : "Cento chilometri? Ma tu sei pazzo!"
Sul fatto che possa essere pazzo si può aprire un dibattito: analizzando l'espressione del mio occhio destro, quello controllato dall'emisfero sinistro, quello analitico, non direi, è l'espressione pacata di chi potrebbe sapere il fatto suo. Quello che mi spaventa è l'espressione dell'occhio sinistro, controllato dall'emisfero ideativo, il destro, che lascia aperti alcuni dubbi oggettivi sul fatto che sia savio di mente.
Perché ammetto che correre per 100 chilometri non sia proprio normale. Tra la normalità e la pazzia c'è un limite non ben delineato, che si presta a molteplici interpretazioni.
Al Passatore partecipano dai 2000 ai 2500 iscritti. Sono tutti pazzi ? La 100 chilometri è l'unica ultramaratona la cui distanza è omologata dalla federazione di atletica, ma rimane una distanza che non fa parte di nessun evento sportivo specifico, al contrario dei 41.195 m della maratona. Ogni ultra, fa storia a sè.

Perché allora mi sono iscritto?
Il motivo confessabile è che il mio stimolo a sfidare me stesso si poneva nel tempo un po' troppo in là. Nel 2017, l'evento più importante a cui sono iscritto, era la Chicago Marathon, che si tiene a ottobre. Il Passatore cadeva proprio a pennello.
Si potrebbe anche però aggiungere che potevo cercarmi un evento differente, in Italia o all'estero che non fosse il Passatore. Si potrebbe obiettare che potevo anche farmela passare per un po' la voglia di sfida. Si può anche discutere che potevo cercare altri stimoli che non fosse una ultramaratona.

Nessuna ultramaratona rivaleggia con la 100 km da Firenze a Faenza in fatto di prestigio e fama.
La sfida è sicuramente sufficientemente probante, anzi forse anche esagerata.

Insomma, non fatemi sdraiare sul lettino dello psicoanalista: perché mi sono iscritto al Passatore?

Non lo so. O forse sì.

Forse perché mi piace.

Sarà la prima ultra e la corro da zero.









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