I miei primi 50 km

Del riso, la maratona ovvero i miei primi 50 km



A Santhià lo sparo della seconda edizione della maratona del riso (per la precisione "del riso...la maratona") deve avere irritato fortemente Giove Pluvio : pioggia battente, vento forte e temperatura di 5 gradi hanno imperversato per tutta la durata della maratona!
Era la giornata perfetta per testare la mia resistenza pre-Passatore perchè la maratona serviva come un lungo di 50 km.
Per aggiungerne gli 8 che mancavano sono arrivato a Santhià con largo anticipo: mentre ancora sistemavano il gonfiabile dell'arrivo, mi sono riscaldato percorrendo il rettilineo verso La Mandria. A parte due auto che in senso contrario al mio, mi hanno abbordato per chiedere indicazioni per il ritiro dei pettorali, la mia sgambatella è stata tranquilla (passo 5:49), con ritorno in piazza Aldo Moro, sede della partenza, venti minuti in anticipo rispetto allo start.

Normalmente patisco il caldo, così mi sono presentato senza antivento e in maglia a maniche corte, ma per fortuna, con il cappellino! Sapevo che poteva piovere ma di certo non che fosse a livello di pioggia di stravento. Effettivamente non sarebbe cambiato niente, anche con l'antivento, ma con qualcuno bisogna pure prendersela...

Del riso..la maratona è un percorso nella pianura risicola, decisamente veloce. Non ci sono ondulazioni importanti, tranne due cavalcavia e un sottopasso, quest'ultimo posto al 37° km. In realtà non ci si accorge che l'altimetria dal 20° al 30° km è leggermente favorevole, mentre la strada è un falsopiano a salire ritornando da Tronzano verso Santhià. 

Ma veniamo al dunque. Si parte, le strade sono deserte (ovviamente il tempo non incoraggiava a fare il tifo) e anche la banda di Crova si è cercata un riparo perché è impossibile suonare sotto la pioggia battente!

L'unico passatempo è parlare con i disgraziati maratoneti come me.
Un ex pugile è alla sua 40a maratona e mi racconta del suo Passatore. Si raccomanda di non bagnarsi le scarpe neanche per sbaglio e di prenderla in maniera rilassata. Un altro mi racconta che la farà per la seconda volta e che l'unica cosa che non devo fare è farmi dare un passaggio ...in auto ! Perché tanti lo fanno, aggiunge! Un altro ancora mi dice che è essenziale che non mi scapicolli sulle salite perché altrimenti arrivo morto alla Colla..
Al quinto chilometro sopraggiunge da dietro il mio amico Max di Biella per fare due chiacchiere: purtroppo sceglierà di ritirarsi al 17°km...

La pioggia è veramente forte e i colpi sulla visiera del cappellino sono secchi quasi da scarica elettrica e l'acqua si riversa in rivoli sul mento, sul collo, ma per fortuna non mi colpisce gli occhi. Una folata di vento mi porta via il cappellino, ma fino al 15° km il mio passo è regolare. So di andare troppo forte perché sono a ritmo maratona (10k in 56:37; 15k in 1:24:51) ma la mia è una prova di forza. Voglio vedere quando cedo e se cedo...
Al 15° ho un piccolo cedimento ma mi riprendo ingurgitando la cocacola al rifornimento e parte della mia pozione magica. Ve lo detto che sto leggendo "Born to run?". Quale può essere la pozione magica? Ne parliamo un'altra volta...

Ecco il mio "cinquantino" (chiaramente con una sosta di 20 min, quindi il tempo totale di 5:02:04 per 50400 metri non lo considero ufficialmente).


Al 17°km la strada per i maratoneti si biforca e andando dritti si torna a casa: l'ho pensato, eh? Ho pensato "Con questo vento, questa pioggia se torno a casa, nessuno mi può biasimare. Anzi mi avrebbero coccolato".
Invece prendo a destra e continuo.
Al 20° km il cronometro segna 1:54:23: praticamente a un passo maratona intorno alle 4 ore, ma dal 25° inizio a patire il freddo e a sentire le gambe stanche. Cerco di bere quel che rimane della porzione magica ma la mano e le dita non rispondono più e la borraccia mi cade per terra. Devo essere un po' in stato confusionale perché guardo la borraccia per terra e mi chiedo se mi dovessi chinarmi a prenderla...
Si entra a Salasco, famoso per l'armistizio, e il percorso è a doppia via. Guardo gli altri passare, fradici, zuppi d'acqua e infreddoliti e cerco di immaginare come appaia io. E' dura ma continuo a correre. Il mio passo scende a 6:18/km. Alla finestra di una stradeserta Salasco sento un "bravo, bravo": è un nonnino che alla finestra mi incita a correre!
Al 32° altra crisi: mi salvano gli angeli del ristoro, che sotto la pioggia e senza ombrellone, mi danno del tè caldo. La mia mano è così rattrappita che il primo bicchiere lo verso sul tavolo! - Non ti preoccupare.. nessun problema - Trentaduesimo peggior passo in assoluto 7:02/km. I problemi ce li ho io, davvero.

Si attraversa San Germano e tengo un dignitoso 6:04, poi arriva il rettilineo degli zombie : San Germano-Tronzano. Cinque chilometri dritti dritti e in falsopiano, nel mezzo del nulla ! I maratoneti si sono diradati, non sono certo in mezzo al gruppo e quelli davanti a me sono a 200 metri. Uno davanti a me si accascia perché ha male alle anche, un altro inizia a camminare. Io lo incito a correre e lui mi risponde " Fosse facile!".
Inizio a correre con gli occhi chiusi. Ho già scritto sul tema. Chiudo gli occhi e corro chiudendo la porta al reale. Per un po' questo mi dà un senso di pace. Non ho male da nessuna parte, le gambe sono un po' rigidine e chiaramente ne ho abbastanza, ma proseguo.
Per farmi coraggio conto i chilometri che mancano ai 50. Sono pochi.
A Tronzano c'è pure il pavé, bagnato e penso alla Parigi Roubaix, perché ciclismo e corsa sono simili, nella loro sofferenza.
all'arrivo con gli alpini...
- E' quasi finita - urlo a un volontario in tuta gialla. - Non lo so ...- mi risponde.
Bè certo, non finisce qui, di certo, l'avventura del signor Bonaventura.
Però la maratona è finita.
Vedo il cartello Santhià e neanche ci credo. Mi sembra un'apparizione.

All'arrivo c'è tè caldo e panissa. Ve l'ho detto che sono anche volato per terra inciampando, con il mio piatto pieno di panissa? No, non ve lo dico...
Completo la mia settima maratona in un tempo neanche malaccio : 4:15:26, ma questo passa in secondo piano...

Intanto mi godo i complimenti.
Grazie a tutti !









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