Correre a occhi chiusi

Correre a occhi chiusi




Oggi ho fatto un esperimento: ho corso ad occhi chiusi.
Non volevo piantarmi contro un palo, così ho chiusi gli occhi su un lungo rettilineo asfaltato regolarmente. Appena ho chiuso gli occhi mi è preso un attimo di panico.
Mi sono detto "no, dai non aprirli subito! Conta fino a 20".
Così ho contato fino ad venti.
Nei venti secondi di buio, si perde ogni riferimento spaziale. Il cervello rimane disorientato perché non ha punti di riferimento. Si capisce come la vista condizioni il nostro modo di sentire il mondo.
Ho riaperto gli occhi per paura ma ero ancora a centro strada e correvo.

Ho ripetuto subito la sequenza. E' un esperimento propriocettivo.
A occhi chiusi senti le gambe che vanno. Vanno avanti come una marionetta. Senti addirittura le cosce e l'impatto dei piedi sul terreno. Una sensazione stranissima.
La terza cosa che senti è l'aria che ti arriva in faccia. Non è una galleria del vento, l'aria dovresti percepirla anche a occhi aperti. Invece no!
E' come se qualcosa avesse chiuso quel canale. Non serve. E' ovvio che uno senta l'aria sulla faccia se corre. Chiuso il canale.
Sull'impatto dei piedi sull'asfalto probabilmente il canale viene invece aperto. E' l'unico modo per sapere dove sei, cosa fai. Ho percepito dolore alla pianta del piede. Bam bam bam !

Insomma, un esperimento da approfondire.
Se mi schianto ve lo dico...
E farsi (forse) bendare? 






Commenti

nino ha detto…
mi ricorda tanto un mio amico parecchi anni fa che per vincere la noia che gli procurava la velocita del suo "ciao" nel tragitto che lo separava dalla morosa chiudeva gli occhi e contava fino a cinque, poi fino a diece etc. ad un certo punto si è ritrovato in mezzo ad una risaia.
facci saperre
zeromaratone ha detto…
in risaia? bè gli andata bene... il palo fa più male :-D