Correre il Passatore da zero
I miei dodici lettori, sapranno già che mi sono iscritto al Passatore 2017. La mia lucida follia mi spinge a volermi cimentare in un'ultramaratona.
Il mio approccio al Passatore è quello di uno zero. E vi spiego perché...
Sebbene abbia corso l'anno scorso 3 maratone, sono stato fermo per 2 mesi e mezzo per l'arrivo del mio secondo figlio, nato il 15 febbraio. Fermo significa non aver mai indossato le scarpe dalla mia ultima maratona, quella di Pisa, 18 dicembre.
Gli effetti sulla mia fitness si sono subito evidenziati, quando ho ripreso a allenarmi. Stare fermo 9 settimane e mezzo ha significato vanificare tutto quello che avevo raccolto in termini di fitness cardiovascolare nello sfondare il muro delle 4 ore in maratona a Pisa.
Al Passatore mancano solo 5 settimane e da quando ho iniziato a allenarmi ho effettuato finora solo 19 attività per un totale di 196 km. E mi appresto a correrne cento, tutti in una volta !
Il mio approccio al Passatore è quello che mi ha condotto fin qui: 3 allenamenti a settimana, correndo in allenamento il meno possibile. Sono rimasto imprintato dallo slogan del metodo FIRST, quello che mi ha permesso di correre la mia prima maratona, Run less, run faster e vado avanti con la mia filosofia personale, che peraltro mi ha condotto fin qui a correre con molto piacere, senza mai infortunarmi.
E anche per il Passatore ho il mio programmino.
Come potete vedere, l'ho chiamato 50-100-50 perché mi porterà a correre in allenamento cento chilometri nel corso di una settimana, a un mese dal Passatore. Nella settimana precedente ne correrò 50, in quella successiva ancora 50.
La filosofia di questa tabella è quella di rendere le cose agevoli e digeribili. Per la maratona, sappiamo che nessuno corre la distanza dei 42km in allenamento. I lunghi si programmano di 32-35 km. Per una cento chilometri è necessario correrne di più? Certo che sì, ma non tutti in una volta e con giudizio.
L'obiettivo di un ultramaratoneta non è quello di correre più veloce ma di correre più a lungo. Una questione di resistenza aerobica. Se correndo la maratona si arriva a depauperare tutte le riserve di glicogeno muscolare, figuriamoci in una distanza due volte e mezza più lunga...
Pizzolato ha pubblicato delle tabelle di allenamento al Passatore suddivise in carico impegnativo, medio e leggero. In quelle più leggere, le sedute di allenamento sono ben 5 e i chilometri da percorrere alla settimana - 5 sono 109, a - 4 di circa 74km, a - 3 di 99km.
La mia tabella alleggerisce del 30% questi carichi di lavoro.
A 15 giorni dal Passatore faccio un 30km che mi serve come stimolo aerobico, percorrendo in totale 42 km (Pizzolato ne fa correre più di 72).
Per quanto riguarda l'intensità, cerco di fare i lunghi lenti in Zona2 del cardio, cioè intorno al 70-75% della mia Fc massimale. I lavori di fondo medio li corro a ritmo maratona (RM), i lunghi lenti a RM +20".
Uno degli aspetti più importanti del Passatore è quello che il passo con cui correrlo è del tutto aleatorio, visto che presenta elevazioni importanti e 52km di discesa. Il tratto finale per arrivare al Passo della Colla presenta pendenza intorno al 15% e si consiglia di camminarlo, così come la prima salita da Borgo San Lorenzo a Vetta Le Croci.
Insomma, una centochilometri che è di difficile interpretazione...
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