Prova Nike Zoom Fly

Nike Zoom Fly: le ho provate!



La Nike ha investito grandi risorse nello sviluppo di una scarpa atta ad abbattere il muro delle 2 ore in maratona: sappiamo che ci è andata molto vicina con Kipchoge che sull'autodromo di Monza ha concluso la sua performance in 2 ore e 25 secondi.
Kipchoge con le Vaporfly Elite
Ai piedi di Kipchoge la Nike aveva messo un prototipo particolare di scarpe, le Vaporfly Elite che sono state progettate con una geometria assolutamente unica e costruite per offrire una super reattività e leggerezza. L'intersuola in particolare, è costituita  da una piastra in carbonio a forma di cucchiaio che torcendosi ad ogni impatto con il terreno, restituisce l'88% dell'energia sul tallone e 77% sull'avampiede, in prove di laboratorio.  Dal prototipo è stato lanciato sul mercato il modello Zoom VaporFly 4% che promette un vantaggio appunto del 4% in termini di sforzo atletico e di conseguenza, cronometrico (costo 250 €).

La Nike ha poi prodotto un altro modello, più basic, denominato Zoom Fly, in cui la piastra a cucchiaio non è in carbonio, ma in nylon. Sul mercato italiano questa scarpa è offerta a 150 €.
Non ho esitato a comprarla!

il particolare del tacco delle Zoom Fly

L'aspetto : quando si apre la scatola le Zoom Fly appaiono subito diverse dalle altre scarpe da running. A parte il colore azzurrino con inserti rossi che sa un po' di cineseria, la forma è asimmetrica con larga base sull'avampiede e stretta sul tallone.
Il tacco in particolare, è tagliato a V, pertanto sulle Zoom Fly non si riesce a camminare perché pare che il tallone ceda.  Per camminarci bisogna camminare a piedi piatti spostando il baricentro in avanti!

Ed è quello che le Zoom Fly costringono a fare durante la corsa !

La calzata è altrettanto particolare: ho delle difficoltà ad indossarle proprio perché il mio calcagno non entra: le slaccio bene e noto subito che il tallone è costretto a stare ben fermo con la tomaia che accoglie in alto l'inserzione del tendine di Achille. Invece in avanti c'è molto spazio. La tomaia è leggerissima in mesh traspirante sottilissimo, le dita appoggiano bene e hanno un certo spazio, però noto che le Zoom Fly calzano stretto ed è necessario partire da almeno 1 misura in più, forse 1 e mezzo. La lingua è molto sottile, i lacci sono corti e  all'allaccio, ne avanzano circa 8 cm.

Ma è durante il mio allenamento di 10km che inizio a capire meglio come funzionano.
Visto che hanno un' intersuola alta (di 3,5 cm) all'inizio ho alcuni problemi di stabilità e di grip: sto ben attento come appoggiare i piedi per terra perché sembra quasi di cadere.
Sui primi 2 km cerco di raggiungere un certo feeling con le nuove scarpe: ho l'impressione di correre più con i piedi che con le cosce e sebbene stia con il busto più in avanti, mi sembra di correre da seduto.

Inizio a capire che devo spingere con i piedi: più spingo e più ottengo un'immediata reazione di spinta. Penso al cucchiaio che si torce e fa all'interno un movimento ondulatorio uguale e contrario. Più pesto e più mi sembra di galleggiare.
L'altra impressione supportata dai fatti è che le Zoom Fly permettano di aumentare la cadenza: alla fine sarà di 174 passi/min mentre normalmente sullo stesso percorso, è di 171/169.

Ho corso più veloce? Tutto è relativo, ovviamente le scarpe non corrono al posto tuo. La mia media finale sarà di 5:25, una settimana fa ho fatto 5:26, 3 settimane fa 5:37.

In generale buone sensazioni, soprattutto pensando di usare le Zoom Fly in una gara.

Impressioni a latere: sembrano scarpe delicate, con materiali della suola che non reggono centinaia di chilometri di allenamento. E se corressi un lungo lento, mi darebbero le stesse buone impressioni? E se così non fosse, che scarpe dovrei indossare per mantenere la stessa modalità di corsa?






Commenti

Anonimo ha detto…
ciao..scusa la domanda... quindi se io porto un 42.5 devo ordinare un 43.5-44?...nelle tabelle nike delle taglie non dice nulla di ciò
zeromaratone ha detto…
Normalmente si usa acquistare le scarpe da running con un numero più grande delle scarpe normali, forse qui ci vuole un numero e mezzo... mi sembra che il 43,5 non esista però !