Correre la maratona fa male al rene?
Correre la maratona non fa male al cuore dunque, come abbiamo visto nel precedente post, ma mi frullano in mente da tempo, cioè da quando mi sono laureato, queste parole: "lo sforzo fisico intenso può comportare mioglobinuria e insufficienza renale acuta". In parole povere, la distruzione dei globuli rossi nei capillari più esposti ai microtraumi ripetuti durante una maratona, può bloccare il rene e procurare un danno renale acuto.
Sarà vero?
In uno studio in realtà un po' datato (1986) pubblicato nel Journal of Urology (http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/3773085) è stata studiata la funzionalità renale in 6 maratoneti da 2 giorni a 6 giorni dopo la gara: un aumento della protenuria glomerulare si è verificata 24 ore dopo la gara parallelamente all'aumento della clearance della creatinina senza segni di riduzione di riassorbimento tubulare di proteine a basso peso molecolare. Insomma, niente di particolarmente tragico.
In un altro studio (http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/12669260) più recente, del 2003, sono stati studiati dei ciclisti che partecipavano alla RadMarathon della Otztal in Austria (solo 226 km ma con 5000 metri di dislivello!). La conclusione è stata che si è verificato un aumento dei parametri renali con alti livelli di creatinina, urea e acido urico persistenti fino a 24 ore dopo la gara ma che lo stress della maratona (di ciclismo) non ha significativo effetto sulla funzionalità complessiva del rene.
Un ultimo studio del 2013 (http://sph.sagepub.com/content/3/2/145.abstract) ha esaminato i parametri renali di oltre 160 maratoneti prima e dopo la gara di Jacksonville, Florida e conclude con questa frase che riporto in inglese "Metabolic abnormalities are common among endurance racers, and they may be present prerace, including hyponatremia. The clinical significance of these findings is unknown. It is unclear which runners are at risk for developing clinically important metabolic derangements. Participating in prolonged endurance exercise appears to be safe in the majority of racers."
Capito? La partecipazione a gare prolungate di resistenza appare essere non dannoso (sicuro) nella maggioranza dei concorrenti.
Non ho trovato altri studi interessanti sull'argomento, segno che è di poco interesse (in campo scientifico).
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