Correre la maratona fa male alle articolazioni?

Correre la maratona fa male alle articolazioni?


Correre la maratona fa male alle articolazioni?

Bè, qui non c’è santo che tenga: si sa, è arcinoto, è vox populi che correre fa male alle articolazioni. Il maratoneta è uno che si rompe, che deve stare attento alle microfratture, alle discopatie, alle infiammazioni tendinee, alle artropatie degenerative…  ci sta tutto, macinare centinaia di chilometri al mese deve sollecitare il fisico oltre misura. 
Si dice così e tutto questo suona assolutamente plausibile e deve essere certamente vero. 

Cerchiamo allora qualche studio in merito che sintetizzi questa cosa arcinota.

Un'analisi retrospettiva olandese del 2007 ha riassunto, i risultati di tutti gli studi precedenti per valutare l’incidenza di incidenti durante corse prolungate. L’articolazione più colpita è risultata il ginocchio. Lo studio conclude che la preesistenza di incidenti e la percorrenza di lunghi distanze settimanali correla con il rischio di farsi male, ma che l’aumento di distanza percorsa per settimana può essere protettivo per gli stessi incidenti al ginocchio.
Insomma, se ti sei fatto già male, correre può esporti a maggiori rischi ma d’altra parte se ti alleni a percorrere distanze maggiori, è proprio il ginocchio a essere protetto dagli infortuni.

Autori svedesi invece hanno invece seguito degli atleti iscritti a un club lungo il corso di un anno (http://ajs.sagepub.com/content/15/2/168.abstract) rilevando che ogni 1000 ore di allenamento si verificavano in media 2,5 incidenti per i maratoneti (e 5,6, quindi più del doppio, per i velocisti e mezzofondisti). Si ci “rompeva” di più in primavera ed estate.  La causa degli incidenti era per il 72% provocata da errori di allenamento.

L’analisi dei fattori di rischio nei maratoneti è stato l’obiettivo di un interessante studio epidemiologico australiano pubblicato nel 1999 sul British Journal of Sport Medicine (http://bjsm.bmj.com/content/33/1/22.abstract). I risultati hanno indicato che gli uomini hanno un aumentato rischio di problemi tendinei al ginocchio e polpaccio, mentre le donne presentano problemi di anca. Un maggiore allenamento riduceva i problemi al ginocchio, ma aumentava quelli alla coscia e tendinei. In particolare, lo studio identificava come fattori di rischio correre a maratona per la prima volta, fare attività di altri sport, avere subito infortuni precedenti e bere alcol più di una volta al mese.  

Un altro studio si è posto una domanda basilare: “Correre lunghe distanze può causare osteoartrite?” La risposta (http://www.jaoa.org/content/106/6/342.full) è che correre lunghe distanze non aumenta il rischio di avere osteoartriti ma all'opposto, correre può proteggere da malattie articolari croniche.

Insomma, parto con dei preconcetti e mi ritrovo con altre conclusioni. 
Certo, se uno sbaglia allenamento e ha delle precedenti lesioni articolari, forse è meglio che non solleciti le articolazioni durante una maratona, ma in generale, correre lunghe distanze non espone a avere più problemi articolari e anzi, può essere alla lunga, protettivo.

Direi allora che ci si “rompe” di più a fare calcio, sci o tennis, o no?


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