L'alimentazione del maratoneta



L’inizio 1.1

Il primo passo era stato compiuto e la macchina era stata avviata: la tabella di
allenamento di Runner’s World per il primo obiettivo della Mezza era davanti ai miei occhi. Ma sarebbe bastato?
Allenare dunque il corpo alla fatica, ma come nutrirlo?

Anche sull’alimentazione del maratoneta ci sono consigli e dispense a profusione: chi consiglia una dieta in cui il ruolo predominante è l’assunzione di carboidrati che “fanno scorte di glicogeno”, chi una dieta dissociata (almeno nella settimana precedente la gara)  ma tutti si fermano soprattutto ad analizzare quello che bisogna fare il giorno prima o nelle ore precedenti la maratona. Nessuno spiega come mangiare prima e durante l’allenamento.


Io credo fermamente che “si è cioè che si mangia” e questi consigli del sabato mi sono sembrati da subito quelli della nonna che raccomanda al bambino di mettersi la sciarpina prima di uscire di casa la domenica.
Se uno spende tante energie nell’allenamento fisico  molti mesi prima della maratona, allo scopo di aumentare l’uso da parte del muscolo degli acidi grassi, non (credo) può focalizzarsi su una variazione della dieta la settimana prima !
Non parliamo di una dieta, che sembra introdurre un concetto privativo, ma di uno stile alimentare differente.

La IAAF (International Association of Atletic Federations) nel 2007  scrive : Una alimentazione ben scelta aiuta gli atleti che si allenano duramente a ridurre il rischio di malattia e infortunio, e raggiungere gli obiettivi di performance a prescindere dalla diversità degli eventi, di ambienti, di nazionalità e di livello dei concorrenti."
Questa frase mi piace molto!

Il mio stile di vita mi porta a essere considerato un individuo normopeso, il mio BMI è 23,7. Non ho bisogno di dimagrire.

Ma cambiare stile alimentare ora, può servire non solo per portare a termine  l’evento “Maratona”, ma a cambiare stile di vita per i prossimi decenni.




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