Lo Sballo del corridore

Correre la maratona è una droga 2.0


Intorno agli anni ’90, diversi studi si sono succeduti nel valutare come possa cambiare il benessere dell’individuo durante performance atletiche.
Ad esempio uno studio inglese (pubblicato nel 1994 su The Journal of Sports Medicine and Physical Fitness) ha valutato l’umore di 165 atleti prima e dopo una gara di 6 km, notando che i principali cambiamenti di umore erano positivi. I miglioramenti di umore erano maggiori nelle donne che negli uomini, in gran parte spiegabile ina quanto le donne presentavano uno stato d'animo peggiore rispetto agli uomini prima della gara. Altri studi hanno evidenziato lo stesso stato di benessere dopo una corsa di fondo, imputando la cosa a aspetti psicologici (l’appagamento nel raggiungimento del traguardo o del risultato)

Ma è una ricerca molto più recente che mette in luce che lo stato di euforia dopo una gara di fondo, definita in gergo come Runner’s High cioè lo Sballo del corridore,  non è psicologica, ma è una causa neurologica, legata alla produzione di endorfine cerebrali.


Nel 2008 un gruppo di ricercatori tedeschi ha studiato 10 atleti prima e dopo una mezzamaratona tramite una sofisticata tomografia cerebrale con tracciante 6-O-(2-[ 18F ] fluoroethyl )-6-O-desmethyldiprenorphine che è noto per legarsi ai recettori cerebrali degli oppiodi. 
Il livello di stato di euforia risultava significativamente aumentato dopo la corsa: emerge pertanto una "teoria degli oppioidi " come causa dello Sballo del corridore suggerendo effetti cerebrali specifici delle aree cerebrali frontolimbiche che sono coinvolte proprio nell’induzione degli stati affettivi e dell'umore (Cerebral Cortex 2008).

La Maratona è dunque come prendersi un oppiaceo !

E' certamente difficile classificare scientificamente le emozioni dei singoli runners una volta che hanno tagliato il traguardo dei 42 km. Se aspettate gli arrivi dei maratoneti amatoriali, potete assistere a una confusione di emozioni: alcuni piangono, altri sembrano in stato di trance, altri ancora sembrano affranti dalla fatica ma con lineamenti rilassati e sereni. 



Cosa hai provato dopo aver tagliato il traguardo dei 42 km?





Commenti

Antonio ha detto…
Ho avuto un montare di emozioni già all'ultimo km lungo Via Roma, sentire un brano che mi piaceva casualmente riprodotto in quei momenti mi ha travolto. all'arrivo ho trattenuto a stento le lacrime ma gli occhi erano altro che lucidi e anche adesso mentre scrivo o quando ripenso a quei momenti mi si riattivano le stesse emozioni. Le aree cerebrali attive sono le stesse di due anni fa...