L’inizio 1.2
Come ho cambiato alimentazione
Ho un anno per preparare la mia prima maratona. Allenare il
muscolo non basta, voglio allenare la mente e cambiare stile di vita. Partiamo
dall’alimentazione, dato che “si è quel che di mangia”. I critici non me ne vogliano: non è una dieta Zona,
non è una dieta vegetariana, non è un modello ideale di dieta, è semplicemente il mio nuovo regime alimentare.
Ho abolito la carne rossa e gli insaccati. Uno studio retrospettivo
del 2011 (http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21674008) conferma come l’assunzione di carni rosse o
elaborate correla con un rischio maggiore di cancro del colon-retto. Non è una
novità, i primi studi sono degli anni ’80 ma non è stato fatto molto, vedo.
Abolire il consumo di carne rossa giova anche all’ambiente.
Per allevare un bovino pronto per la macellazione sono necessarie dalle 4 alle
5 tonnellate di cibo, principalmente mais e soya. Per coltivare questa enorme
quantità di alimento non solo si sfrutta il suolo dal punto di vista intensivo,
ma si impiegano risorse idriche enormi, non solo per fa crescere appunto mais e
soya, ma anche per dare da bere al bovino, oltre all’acqua che serve per lavare
le stalle e per la macellazione stessa. Per produrre un solo chilo di carne di
manzo sono necessari 15.400 litri di acqua. Per portare un manzo intero alla
macellazione sono necessari oltre centomila litri di acqua. Per produrre quel chilo di carne di manzo si
usa acqua sufficiente per gli usi domestici di una famiglia di 4 persone per 6
mesi. Mi fermo qui per non tediare il lettore, ma ricordo che i bovini
inquinano acqua anche tramite le loro deiezioni e contribuiscono all’erosione
del suolo e al disboscamento e contribuiscono all’emissione di gas serra.
Mangio solo carni bianche (pollo, coniglio, tacchino).
Pesce. Abolendo la carne rossa ho aumentato parallelamente
il consumo di pesce, portandolo a 2 volte la settimana. Rispetto alla carne
rossa il pesce ha basso contenuto di acidi saturi, è ricco di acido linolenico
e di iodio e fosforo. Mangio pesce di mare e salmone ma mi astengo dal
consumare tonno e pesce spada per motivi etici (ogni 10 kg di tonno si
sacrifica 1 kg di altri animali marini compresi i delfini.http://www.greenpeace.org/italy/it/ufficiostampa/comunicati/Video-shock-Mante-e-delfini-uccisi-per-una-scatoletta-di-tonno/).
Consumo salmone come fonte di omega3, sia fresco che affumicato.
Carboidrati. Da italiano, ho sempre fatto un uso quotidiano
di pasta. Sicuramente l’apporto di carboidrati per un italiano è rappresentato
dalla pasta. 100 grammi di spaghetti
rendono 350 calorie, 100 grammi di riso 330 calorie (se fosse riso integrale 310). Ho modificato la mia alimentazione
inserendo il riso due volte alla settimana. Il riso dà un senso di sazietà maggiore
della pasta e la quantità di alimento consumato è inferiore a quanto
preventivato (un pugno di riso = 80 grammi). Il riso fornisce 3 g in meno di
proteine rispetto alla pasta e ha un indice glicemico sostanzialmente
differente in quanto viene digerito più velocemente e determina più alti e
precoci livelli di insulinemia. Questo è quel che voglio, in quanto
l’insulinemia è un potente stimolo al ripristino delle scorte di glicogeno.
Zuccheri raffinati. Ho ridotto per quanto possibile l’uso di
zucchero semolato raffinato (=zucchero bianco), usando per dolcificare zucchero
di canna Muscovado. Un cucchiaino (=4
grammi) di Muscovado ha 14 calorie contro le 16 calorie dello zucchero semolato e
le 17 dello zucchero di canna, è più ricco di vitamina B6 e Biotina rispetto a
quello semolato. Sul processo di “sbiancamento” dello zucchero grezzo e sulla
raffinazione dello stesso, nessuno si vuole sbilanciare ufficialmente, ma nel
processo di produzione si impiegano dapprima latte di calce, poi acido
solforoso, poi colorato con blu oltremare. Insomma, una bella raffinazione per
avere un bel prodotto bianco che più bianco non si può!
Non affronto la tematica dell’acquisto ecosolidale dello
zucchero integrale perché esula da questo contesto.
Grassi. Uso solo olio extravergine di oliva come condimento
e quasi esclusivamente nel cucinare. L’olio
di oliva non contiene colesterolo e ha tocoferoli e steroli vegetali ad
attività antiossidante.
Non ho livelli superiori al range di colesterolo e non ho
limitato l’apporto di formaggi freschi ma non assumo latte. Non limito l’apporto
di yogurt anche se ci sto pensando… quasi bandito il cioccolato.
Frutta e verdura. Quel che mi va.
Frutta e verdura. Quel che mi va.
Commenti