Cambiare scarpe per cambiare corsa
Come correte? Lo sapete?
In iperpronazione del piede, neutri o in supinazione?
L'appoggio del piede sul terreno è costituito fisiologicamente da tre fasi principali: fase di contatto, fase intermedia e di spinta.
Il 45% dei runners è iperpronatore: significa che il piede appoggia maggiormente verso l'interno dissipando parte dell'energia di impatto su una flessione accentuata del tallone e del metatarso verso il lato mediale. L'opposto capita nei supinatori.
Dopo la prima Mezza maratona mi sono accorto di una dolenzia nella parte interna del condilo mediale della tibia e un'area di frazionamento alla base del I dito del piede sinistro. Questo dolore si è attenuato in un arco di tempo piuttosto lungo, circa 15 giorni, anche con il riposo e l'assunzione di antinfiammatori.
So per certo, dall'analisi dell'usura delle scarpe, anche se ho un piede quasi cavo, che sono un pronatore, ma questo non mi ha dato mai fastidio: nella corsa accentuata della 21k, ecco però che sono emerse queste magagne strutturali.
Ecco allora l'esigenza di analizzare se il tipo di scarpe utilizzato era idoneo e ho scoperto che le mie Asics Gel T31QQ sono neutre. Per soggetti iperpronatori la Asics consiglia 3 modelli : Gel Kajano 20, Gel Kinsei 5 o Gel Foundation 11.
Ho deciso di comprare la Gel Foundation 11.
Ho subito provato questa scarpa su un allenamento di 14 km. Le ho trovate ovviamente più rigide delle precedenti e correttive del mio appoggio errato: infatti mi sono trovato due vesciche simmetriche sulla faccia interna del tallone ! Successivamente non ho avuto più problemi. Pesano 337 grammi e hanno un drop di 7 mm.
Con queste scarpe ho corso per 633 km: ottime scarpe, ci ho corso tutta la preparazione alla maratona e la mia prima maratona di Torino.
Dopo la prima maratona ho voluto cambiare scarpe e tra quelle per iperpronatori, ho comprato le Gel Kayano 20, uno dei prodotti nuovi dell'Asics. Pesano 5 grammi in meno delle Foundation 11 ma costano 60 € in più!Rispetto alle Foundation 11 sono più rigide, più strette in punta e mi hanno procurato zone di fregamento più accentuate delle Foundation. In particolare sulla porzione interna del tallone (ovviamente prono). Il drop è di 9 mm. Costo 130 €.
Con queste scarpe ho corso 748 km, due maratone (Torino 2014 e New York).
Le mie ultime scarpe: le Asics Kayano 22, New York City Limited Edition.
Basta vederle esposte (ed ero all'Expo della New York Marathon) per innamorarsene. Bellissime!
Queste scarpe sono per un pronatore moderato o lieve (così dice il sito Asicsamerica) e pesano 310 grammi (20 grammi in meno delle Kayano 20).
Hanno una suola con il nuovo Heel ClutchingSystem diverso dalle Kayano 20, mentre mantiene il sistema Fluidride.
Le sento più responsive e più pronte, completamente differenti dalle Gel Foundation (che al confronto sono rigidissime) e in parte alle Kayano 20. Il drop è di 10 mm. Costo 180 €.
Dalle Kayano alle ON.
Ho già parlato dell'esperienza con le Cloudflyer durante la maratona di Berlino.
Le Cloudflyer sono scarpe di tecnologia svizzera, caratterizzate dalle famose "nuvole". Invece di avere un ammortizzamento all-in, le Cloud hanno degli elementi flessibili esterni che riducono lo shock dell'impatto al suolo consentendo nel contempo un ritorno di energia.
Gli elementi più duri al centro della suola lavorano come un cuneo attivo.
Sono scarpe A3, sia per pronatori che per appoggio neutro, 280 grammi, drop 7 mm,
costo 170 €.
Dalle Svizzera alle Nike Zoom Fly
Mi sono lasciato sedurre dal lancio da parte della Nike del prodotto commerciale delle famose Vaporfly 4%: le Zoom Fly.
Può essere anche inutile, mi dicono, utilizzarle in maratona ai miei ritmi lenti, ma le ho trovate leggere (pesano solo 250 g), con una calzata sicuramente molto particolare (l'alluce sta al centro della tomaia, il calcagno è stretto e poco mobile) ma estremamente reattive e morbide.
Il drop è di 10 mm, costo 150 €.
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