Preparazione alla prima maratona 3.0
Siamo arrivati al dunque : la mia prima maratona è domani !
Nervoso? Un pochettino !
La cruda realtà è che sono due notti che non dormo bene e nel cervello - sempre si parla dell'emisfero sinistro, il menagramo - ruotano pensieri su quello che devo fare. Gli aspetti maniacali che mi hanno condotto fin qui nelle ultime 18 settimane di allenamento, mi hanno portato a pulire le scarpe, a lavarmi i pantaloncini e indumento tecnico e a programmare minuziosamente la strategia di gara.
Avere le scarpe e gli indumenti puliti alla partenza non cambia la sostanza delle cose né l'esito finale, ma la preparazione del percorso spero di sì.
Innanzitutto la gara è lunga e bisogna mordere il freno, per essere relativamente freschi alla fine. La velocità del mio ultimo LL (6:02/km) mi dà un riferimento per almeno i miei primi 30-35 km. Correre a 6'/km significa un po' annoiarsi, perché la tua velocità sarebbe tra i 20 e i 30" più veloce. Correre piano è già una mezza tortura perché lo spirito agonistico ti porterebbe a sparare tutta l'adrenalina nei primi venti chilometri.
Secondo, potrebbe anche darsi che quando sarà l'ora di spingere, di energia mentale e fisica non ce ne sarà più ! Questo è il dubbio che non ti fa dormire. La Maratona è una gara atipica, perché nessuno prepara la distanza correndola in allenamento. Quindi correre la prima Maratona è come scalare l'Everest. Non si sa cosa possa accadere. Se non avrò più energie fisiche significa aver sbagliato un anno di preparazione. Di motivazioni mentali ne ho invece da vendere e farò affidamento su di loro.
Terzo, gli aspetti psicologici. Il mio amico Paolo, che ha la grossa responsabilità di avermi instillato questo germe del running un anno fa, dice che comunque vada, "sei domani lì alla partenza a correre la Maratona" e questo dovrebbe già di per se bastare.
Ma se questo per me potrebbe essere anche appagante, so benissimo che in un mondo dove il raggiungimento dell'obiettivo è più importante del percorso, domani al traguardo ci devo arrivare.
Stavo dicendo "a piedi". Insomma, volevo dire su due gambe !
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