10k un anno dopo e il moribondo

Un Po di corsa un anno dopo



Eccomi qui a chiudere il cerchio da dove ero partito. Un anno fa, ero stato invitato a partecipare a questa corsa di 10 km , e mi era frullata in testa l'idea di preparare la maratona entro un anno.

All’epoca non avevo neanche primeggiato, anzi avevo di poco sforato il famoso limite dei 10km in un’ora, sulla cui importanza ci soffermeremo poco più avanti, ma avevo avuto sensazioni molto positive sulla corsa, avevo pensato di compiere il grande salto, da 0 a 42 km !

Questa volta ci venivo per onor di firma e per limare quel tempo manuale di 1:00:18 che mi portavo appresso come un tempo da “moribondo”.
Che cos’è questo test del moribondo? E’ una definizione derivata dal mondo anglosassone che denomina il rimanere sotto la soglia dei 60’ sui 10 km come  Hard o Fit People Test, cioè test della gente dura o in gamba.  Albanesi l’ha proposto al pubblico italiano come test del moribondo, enfantizzando negativamente che uno non è un runner se non ha corso i 10 km sotto l’ora.  
A dimostrazione di questa grande verità, io il test un anno fa non l’avevo superato e sono riuscito a completare lo stesso la maratona ! Il maratoneta moribondo, potrei farmi chiamare !

Ma veniamo alla gara di ieri, 15 novembre 2014.

A Torino fa freddo, sembra più di un anno fa, quando però il terreno di corsa era ghiacciato. In realtà ci sono 5 gradi ma l'umidità è del 90%. 
Mi presento in maglietta a maniche corte e anche senza ammetterlo, stavo gelando!
L’organizzazione di Base Running ripropone lo stesso percorso di un anno fa, che non è lineare e neanche rettilineo, anzi si snoda nel parco del Valentino su viottoli abbastanza stretti. 
Alla partenza 1600 corridori, di cui 1100 per la 10k. Nonostante corso Unità d’Italia sia molto ampio, alla partenza si rimane stretti da quelli davanti. 
Infatti il primo e il secondo chilometro li percorro in 5:12-5:15 e perdo 30 secondi. 
Attraversando il ponte di corso Bramante il gruppo sembra sgranarsi ma poi la strada si stringe nei viottoli del Parco del Caduti dei Lager nazisti dove si riesce a transitare solo per file di tre. Qui in alcuni tratti faccio 5:39 e concludo il 5° scendendo a 5:14.  Poi riesco a prendere il ritmo voluto e passo a 4:57, 4:46,  4:56: siamo al Valentino, e la strada la conosco bene. Patisco il lungo falsopiano lungo il Po davanti alle Molinette e così precipito a 5:18, ma poi mi impegno per forzare nell’ultimo chilometro e nonostante la passerella e la salita successiva percorro il 10° km in 4:50 di media. 
Non mi vale rimanere sotto i 50’ come volevo, ma chiudo in 51:25 tempo di Runmeter, 52:15 tempo dallo sparo su Mysdam. 
Posizione 296 su 698 arrivati.

Contento !
Il cerchio si è chiuso, il moribondo è ancora vivo !




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