La mente condiziona la tua prestazione









Credo che sia una cosa che capita a tutti: l'ultimo km di gara, lo si corre a un ritmo sensibilmente più veloce della media. Addirittura l'ultimo km di una maratona viene corso a ritmo che sfiora quello del vostro PB. Considerando che dopo 41 km non sarete certo un fiore e che è impossibile che abbiate delle energie di riserva... come mai capita questo, sia agli amatori che agli atleti (l'ultimo giro di pista, lo sprint negli ultimi 200 metri di una maratona... ??!!)
Bè, dice il grillo : è una questione psicologica! Sai che sei arrivato e ti spremi...

A parte che "spremersi" dopo 42k dovrebbe significare che abbiamo sbagliato tutto delle nostra preparazione, perché se c'erano delle energie potevano essere spalmate meglio (e poi quante energie c'erano? non ho un serbatoio con la spia della riserva che mi dice quanti litri ho prima della fine), tutto questo pone una domanda a cui fisiologi e allenatori stanno cercando di dare una risposta.

Recentemente, va di moda pensare che l'aspetto limitante sulla vostra performance sia mentale.

Se la vostra mente viene distratta dalla musica guadagnate un 8-10% (e da dove arrivano queste energie?), se la maratona non è una distanza che fa più paura, se in molte discipline sportive anche estreme, si fanno cose che 20 anni (non 50, non nel medioevo) erano impossibili è perché la mente condiziona i vostri limiti fisici. Secondo la teoria del controllo centrale dell'omeostasi, la mente (l'emisfero sinistro) limita il vostro impegno fisico per motivi conservazionistici. Non vuole che vi facciate male. Non vuole che qualcuno dica "te l'avevo detto! ti facevi male... non potevi farcela! te l'avevo detto!".
Vi può piacere la dicotomia tra emisfero destro e emisfero sinistro, ma di fatto la mente cerca di salvaguardare se stessa, alla faccia della vostra volontà (che non so dove si colloca). 

Non dovete fidarvi di lei
Anzi, per non buttare tutto via e andare a correre "fuori di testa", mi piace che sia preservato almeno un emisfero (ne salviamo mezzo).

Tenete il destro, mentre il sinistro, dovete ingannarlo

Ritornando agli ultimi chilometri di un gara fatti a un RG più basso di quello stabilito, perché siete alla fine e potete spremervi: chi lo decide che siete alla fine? Certo vedete i cartelli o avete in mano il garmin...
L'emisfero sinistro sa... siete alla fine.. ahaha sta rottura di cojo** è finita, adesso gli diamo il contentino, tanto non mi faccio male... e vi permette di correre più veloce. "Ecco tornerete a casa trionfanti : ho fatto gli ultimi 2 km in negative split *azz* che figoooo che sonoooo, ne avevo ancora da vendere e ho finito alla grande! "  

Questo è un inganno dell'emisfero sinistro.

Voi potevate mantenere quel ritmo per quasi tutta la gara.

Esercizio pratico da fare: sapete fin troppo bene quale sia il vostro RG. L'avete calcolato fin troppo bene, allenandovi. Questo l'emisfero sinistro lo sa. E come, se lo sa.  
Prossima gara, settate il garmin su miglia. MIGLIA. La vostra mente non ha tempo di calcolare quale sia il vostro RG. E' complicato. Un miglio sono 1,609 km. Quello statunitense è 1,8093. Non riesce, lasciatela moltiplicare a mente i decimali. Voi intanto correte.

Correte come vi piace. Farete il vostro PB. 

E dimostrerete alla vostra mente che potete correre più veloci, senza pericolo.
Da questo momento nulla sarà come prima.... 

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