Mezza maratona Terre d'acqua - Trino V.se 2016



La campagna di Trino al mattino è immersa nella nebbia, la visibilità è intorno ai 50 metri, temperatura 5 C°. 
I maratoneti partono alle 9, io sono qui fin dalle 8,10 perché devo macinare chilometri e prima della mezza e mi devo sparare almeno 8 km in più per fare un LL. Purtroppo il mio compagno dà forfait e mi trovo a correre da solo sulla strada da Trino a Casale. 
Ho ritirato il pettorale, ho lasciato la borsa (chiedendo a più riprese dove fosse il deposito) e per strada non c'è quasi nessuno. Nei campi ci sono accenni di galaverna. Qualche stormo di passere mattugie parte dai fossi. Le gambe andrebbero più forte ma mi devo tenere di conserva, anzi dopo un po' mi chiedo quanto riuscirei a dare in mezza con 8,5 km sulle spalle... insomma pensieri cosi...in attesa della partenza.
L'organizzazione della maratona e mezza maratona delle Terre d'Acqua è quella ancora degli eventi a misura d'uomo. La busta con i pettorali la si può ritirare prima della gara, senza presentare documenti, il deposito borse è nella palestra della scuola, custodito dai volontari. Il pacco gara contiene una bella sacca della ARENA, senza altri fronzoli.

Alla partenza la banda municipale suona l'inno di Mameli ma sul gonfiabile c'è scritto "arrivo". Non stiamo a sottllizzare, la partenza e l'arrivo sono due facce della stessa realtà.
Lo sparo parte quasi inavvertitamente ... vedo che la massa si muove e capisco che si parte. Da granmona mi sono dimenticato le cuffiette così corro senza musica. In più il Garmin si attiva allo start facendo il giroscopio invece che il cronometro ma dopo qualche accidente, dopo i primi 100 metri si stabilizza e si azzera.

Il panorama è quello che mi aspettavo. Si esce da Trino in men che non si dica e si corre per i campi nella nebbiolina che annulla l'orizzonte.
Non c'è nessuno per le strade, ovviamente. I momenti migliori li ho vissuti assentandomi completamente e guardando solo la strada davanti a me. 
Sono a 5:10. Mi sembra pochino ma non mi pare di dover spingere di più adesso. Il percorso è piatto ma non è proprio facile come mi aspettavo. C'è un cavalcavia al secondo chilometro, un falsopiano con +9 m di dislivello al 15°. 
Arrivo al 10° km e mi va di fare due parole con il runner che da qualche tempo divide con me lo spazio.
Si chiama Walter, classe '66 ed è un plurimaratoneta. Ha corso 4 majors e altre maratone. Mi dice che quella che gli è piaciuta di più è Dublino. Parliamo un po' poi ci perdiamo al ristoro che lui fa e io salto.
Al 15° km, Walter mi supera perché io ho le gambe un po' stanche... infatti il passo medio scende a 5:12.
Tengo duro ma scivolo un po' indietro. Una pinkie che avevo incoraggiato al 10° km superandola, mi ricupera... scivolo a 5:14. 

Mancano pochi chilometri. La segnalatica della maratona segna il 40° km e un po' la mente va alla prossima maratona, quella di Pisa. Non starò correndo di certo a 5:22/km al 40° o no ? 

Comunque si arriva a vedere il cartello TRINO e so che è finita. 1:51:47 neanche poi malaccio... 

Complessivamente ho corso per 29,6 km in 2 h e 43', media 5:30/km bevendo solo un sorso di sali.
Mai fatto un LL così veloce !

Vedremo se per Pisa sarà sufficiente !


La trasfigurazione del maratoneta. La nebbia avvolge la sua fatica come in un sudario.







Commenti

franchino ha detto…
Ottimo allenamento zero! Mi spiace non esserci incontrati, alla prossima!