Pisa marathon 2018

Pisa marathon 2018 : my new PB!


Volli fortissimamente volli

Due anni fa, a Pisa ebbi la felicità di scendere per la prima volta sotto le 4 ore in maratona: a distanza di due anni e con l'esperienza di altre 5 maratone (più una 100 chilometri), ho puntato tutto nuovamente sulla ruota di Pisa.
Un test non soltanto fisico ma anche mentale: sono passati due anni, ho scritto molto delle mie esperienze di corsa, qualcuno mi segue, qualcuno compra i miei libri, discetto di alimentazione e di resistenza fisica e mentale, ma poi devo confrontarmi con la realtà di battere anch'io il cronometro, al di là della filosofia e dei consigli che posso dispensare.

Pisa, quindi come banco di prova dopo aver corso la maratona di Firenze tre settimane prima in 4:02:19.

A Pisa fa freddo, 2 gradi C°,  una condizione ricercata che fa il paio con i lunghi vialoni che caratterizzano questa gara. Alla vigilia sono nervoso, mi sono dimenticato l'auricolare, la pochette per il telefonino, e ho messo in valigia due calzetti sinistri. Soprattutto l'impossibilità di ascoltare la musica mi manda in paranoia. Per fortuna a Pisa ci sono tanti bazar che vendono di tutto: così acquisto un paio di auricolari e anche una custodia da braccio per il telefono. La camera d'hotel è però molto calda, il materasso mi sembra duro e per parte della notte dormo agitato.

foto di Running Forum con torre alla Pisa marathon 2018
Classico appuntamento con gli amici di RF sotto la fontana dei putti, come due anni fa. Tra l'altro ci sono anche quest'anno #maxgrantunking, #ciromi, l'amico polacco #tomazs e #leoXgiusti che rivedo con piacere.
Ho metà del viso pittato di bianco con la scritta: ZERO perché sempre zero sono.

Parto accanto a #monzarun che però è più veloce di me, pertanto mi trovo solo a gestire la gara. Ipotizzo di seguire i pacers delle 4ore per poi vedere come va dopo il trentesimo chilometro: la realtà è che i pacers delle 4ore con i palloncini rosa rimarranno sempre in vista ma mai li raggiungerò...!

Ai 10 chilometri segno 55:40 (passo medio 5:37) cercando di andare piano e di pensare che la gara non si fa qui. Cinqueetrentasette è il mio RMA (Ritmo Maratona) che mi sono imposto e sono soddisfatto! (due anni fa ero passato ai 10k in 56:06).
il serpentone dei maratoneti lungo l'Arno a Pisa

Si esce da Pisa e si entra nella zona dei Tomboli dove il vento inizia a farsi sentire. Le previsioni davano vento da Est 15 km/h. Ai pacers delle 4ore si intrecciano i palloncini e per un attimo penso di raggiungerli: macché partono veloci e ciaociao! Accosto due runner nei pressi della deviazione per la mezza maratona. Uno, di Genova, è alla sua 152esima maratona! Un mito ! Sta accompagnando un ragazzo alla sua prima maratona. Non ne conosco il nome ma mi racconta che ha iniziato a correre più o meno come me, a 49 anni e ora ne ha 69!
Si entra in pineta e poi si raggiunge Tirrenia: c'è un po' di vento ma è di traverso e non dà fastidio. Vedo passare #sasha, #maxgrantuking e ci incoraggiamo a vicenda.

Ai 21km passo in 1:58:34 mantenendo il mio RMA di 5:37 (1:59:57 nel 2016). Con questo tempo i pacers delle 4ore li avrei dovuto avere dietro, invece li vedo passare sull'altra corsia di marcia, con un distacco di circa 300 metri. Abbandono subito l'idea di riprenderli come invece avevo fatto due anni prima.

La maratona di Pisa inizia qui: su questi viali punteggiati dai vari stabilimenti balneari: Calypso, Mistral, Hoasy, Bagno degli americani; qui comincia la vera gara.
Indosso come alla Firenze marathon una cintura con due borracce di maltodestrine e sali che sorseggio ogni 5 km, così da saltare i rifornimenti. In più ho due gel energetici per gli ultimi 15km. Ma tra il dire e il fare ci si mette il freddo e il vento. Il liquido delle borracce è molto freddo (di frigorifero direi!) e mi gela lo stomaco: bere è una specie di tortura cinese e ho paura che mi vengano i crampi allo stomaco!
Per fortuna i volontari offrono anche del te caldo che risulta assolutamente provvidenziale!


Raggiungo Marina di Pisa, che sotto il cielo grigio e il mare verde pisello sembra una paese nordico: infatti tira un vento opposto che mi costringe a mettere nuovamente la giacchetta che fino a quel momento avevo tenuto alla vita come mi faceva tenere mia madre da bambino. Cerco di indossare anche i guanti...ma mi danno fastidio! Arrivo al 30° km in 2:48:31 sempre mantenendo 5:37 al km (2:49:56 nel 2016) e mentre dovrei essere felice perché ne mancano solo 12 all'arrivo, è qui che inizia la crisi!
Non è una vera e propria stanchezza ma una specie di malessere: il vento mi dà noia, i pacers delle 4 ore sono sempre a 300 metri di distanza e viaggiano per conto loro e vedo gente che inizia a camminare. E una vocina mi dice: ma perché non inizi a camminare anche tu come loro? Non c'è nulla di male, tanto la medaglia te la danno lo stesso!
Improvvisamente mi viene un dolore al piede, un dolore bruciante come se mi scoppiasse una vescica!
E' qui che decido di non mollare! Il passo scivola a 5:40, controllo il Suunto più volte e realizzo che il vento contrario mi ostacola più del previsto. O almeno questa è la scusa mentale ufficiale. Mi concentro sulla strada, che è anonima, lunga e penso al lupo. Socchiudo gli occhi e mi faccio trainare, imponendomi di non guardare l'orologio.

La mia trance alla Pisa marathon
Al 38° km scivolo ancora più giù a 5:50, al 39° a 5:51 ma non mollo! Il passo medio segna 5:38 e devo crederci !
Mancano 3 chilometri e vedo il cartello "Pisa". Mi ricordo che l'avevo notato anche due anni prima e mi viene contestualmente in mente anche l'arrivo pazzesco in piazza dei Miracoli con il cronometro ufficiale che segnava ancora 3:59!

Devo dare tutto! Mi tolgo la giacchetta perché adesso siamo in città e spingo per quel che posso. Vedo il sottopasso e ricordo che due anni fa le gambe erano rigide, ma ora non sento più nulla. Non le sento proprio.
Poi c'è il ponte sull'Arno leggermente in salita e qui mi rendo conto che i piedi sono duri, ma non importa!
Il finale è nervoso, scrivevo due anni fa. Sì, c'è la curva sul Lungarno e poi un'altra controcurva ma il mio cervello percepisce solo il cartello  dell'ultimo chilometro !
Sento gridare che è finita, ma fino a quando non vedo il display non mollo!
Ecco l'ospedale, il giardino dell'orto botanico cinto da alte mura: sono in una specie di trance e basta vedere che faccia ho per capirlo... non capisco proprio più niente quando svolto in piazza dei Miracoli!

Il lupo e il gentleman sul traguardo della Pisa marathon!
Sento l'urlo di incoraggiamento della gente, riconosco Elena che grida alla mia sinistra per una frazione di secondo e mi scapicollo sul traguardo fermandomi solo al bip liberatorio.
Display 4:02 !
E' finita!
Guardo il tempo sul Suunto : 3:58:42 !
Esulto contro la recinzione come un lupo in gabbia ! Alzo il pugno mentre mi infilano la medaglia al collo e la stanchezza sparisce improvvisamente!
Sotto le 4 ore! Nuovo PB !

Trentatré secondi meglio di due anni fa! fa veramente ridere che una corsa di 42 chilometri sia riassunta in un miglioramento di 33 secondi, ma questo è il fascino della maratona, la gara dove può capitare di tutto e il contrario di tutto!

Voto alla Pisa marathon: percorso 9, organizzazione 7, volontari 8, partecipazione cittadina 6.


la terrificante maschera del lupo e del gentleman alla Pisa marathon 






Commenti

Diego ha detto…
Bello e coinvolgente. Che fai ad ottobre 2019?