#iorestoacasa

#iorestoacasa maratoneta!

In tempi di Covid-19, il runner che corre costituisce un problema ingravescente. Non è colpa sua, ma il fatto che corra trasmette un messaggio distorto. Quello che a lui sia concesso stare all'aperto e agli altri no!
Alcuni articoli puntano il dito contro i runner che affollano i parchi. Alla Caffarella a Roma, tuona l'ANSA, i runners affollano l'area verde nonostante ci sia il divieto di accesso! Nel video, in realtà compaiono 46 persone e controllate anche voi, solo 3 stanno correndo! Ma basta questo per fare un titolone! Per chi non ha colto: c'è un divieto di accesso fino al 29 marzo... per tutti!
http://www.ansa.it/sito/videogallery/italia/2020/03/19/coronavirus-i-runner-continuano-ad-affollare-la-caffarella_efa7dd6d-4bf0-4389-b24a-6fe5cdd39a9f.html
A Milano, la famosa influencer Chiara Ferragni denuncia su Repubblica l'affollamento di runner al Parco Sempione e strepita "Ma che problemi avete? Servono multe!" 
Insomma, anche se il DCM specifica che "l'attività fisica all'aperto è consentita", l'hashtag #iorestoacasa sembra essere più uno slogan da assegnare agli altri piuttosto che a se stessi. Con le palestre chiuse, le piscine chiuse, i circoli di tennis chiusi, l'attività fisica all'aperto è necessariamente campo del runner, jogger e dei ciclisti. Basta che sia da solo e che mantenga la distanza anticontagio di almeno un metro. Ma evidentemente questa cosa non sta bene a chi vede il correre all'aperto come una trasgressione. A quale regola non si sa.
  E' chiaro che se vado a correre nell'orario di punta, al Parco Sempione o alla Caffarella o al Valentino, non sarò solo. Questo va da se.
Infatti ci sarà anche qualcun altro mi additerà come untore. Magari passeggiando per motivi legittimi come i miei, gli vengono però dei cattivi pensieri e si chiede se io sia veramente un runner. Sì, si vede subito! Sono uno di quelli che fanno finta di correre. Quelli additati dal sindaco di un'oscuro comune siciliano "come i podisti" improvvisati. Probabilmente quelli che poi si seggono alla panchina per fare due chiacchiere.

Ma non importa! Non stiamo qui a discutere.

Di fronte ad una emergenza nazionale, migliaia di morti, gli ospedali pieni, eviterei che il legislatore si preoccupi di noi e ci vieti espressamente di correre.
Togliamoci dalla strada e stiamo a casa! 
Non ne abbiamo bisogno! 
Quando il mondo avrà superato l'epidemia di Covid-19, saremo molto più lieti di tornare a correre.
#iorestoacasa 



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