Due maratone in una settimana

 Due maratone in una settimana

(Lago Maggiore e Torino 2021)



Si vede la luce in fondo al tunnel scrivevo circa un mese fa. Quella luce si è trasformata in un'esplosione quando ho deciso di iscrivermi a due maratone consecutive: la prima, quella del Lago Maggiore, fissata da mesi, l'altra quella di Torino, per una specie di capriccio legato alla quota di iscrizione del 2019 che avrei definitivamente perso.

Risultato: ho corso due maratone in due domeniche consecutive, sono ancora vivo e vegeto e la seconda maratona è andata meglio della prima!


Arrivo alla 10a maratona del Lago Maggiore dopo un digiuno 2 anni visto che l'ultima maratona l'ho corsa il 19/11/2019 a Ravenna con il tempo pessimo di 4:36:03, poi è esploso la pandemia di COVID-19, non sono potuto andare a Boston per la mia 6a major, è morta mia madre, ho preso una multa da 400 € perchè correvo davanti a casa e... insomma fate voi!
Sono qui perchè mi ha trascinato il mio mentore, il due volte Ironman Stepo8 al secolo Stefano Pozzi. In realtà se non ci fosse stata la promessa probabilmente non ci sarei andato perchè ero infastidito dalla necessità di tornare indietro alla partenza con un traghetto. Si dice nervoso?

La mia 16a maratona è iniziata con una bella giornata di sole e la neve sulle Alpi.


King or Bomber? Si scherza un po'...

Arrivo a Stresa per i primi 21km abbastanza bene in 1:59, godendo del clima ottimo per correre e del bellissimo panorama.
Poi al 30° km inizio a avere la crisi. Siamo sullo stradone vai&vieni alle porte di Gravellona e non mi piace. Stringo i denti ma il passo cede improvvisamente scendendo a 6:30/km.
A Fondotoce 35° km sono cotto e mangiato e sfondo i 7:20/km. Cammino, poi mi vergogno, mi vengono pensieri tristi visto che non c'è nessuno dei miei al traguardo. Poi vedo il 40° km e mi riprendo e aiutandomi con un "passo" a voce alta, concludo in 4:22:40 (passo medio 6:03/km).
I miei amici mi aspettavano al bar.



Con questa esperienza mi presento la domenica successiva al T-Fast42, ergo la maratona di Torino. Al traguardo ci vado a piedi: l'ultima maratona a Torino era quella del 2019 annullata per alluvione all'ultimo momento.

Decido di seguire i palloncini delle 4ore e 15. Nei primi chilometri devo mantenere a bada il mio emisfero ideativo che mi dice continuamente "ma non vedi che corrono piano? Corrono a 6/km! Tu vali di più" e di converso "Ma cosa dici? Ho concluso in 4:22, ci sono 35 km davanti, e se poi salto come domenica scorsa?"
Il percorso non è granchè, è ancora cambiato dall'ultima volta che l'ho corsa e questa volta si entra per celebrarne i 35 anni dell'Istituto Tumori di Candiolo, proprio attraverso i suoi cancelli. Un ricordo rapido anche nella mia mente: 25 anni fa, avevo chiesto di venire a fare ricerca qui. Attraversiamo proprio qui i 21km in 2:05:24 (5:56/km).
A questo punto decido di assecondare le mie fantasie e lascio la compagnia dei miei pacer e mi spingo in avanti.
Il percorso è anonimo e cerco di non farci caso. Mantengo la mia lucidità e non ho crisi nè al 30° km, nè al 35°. Tengo duro e mi scopro con le gambe dure solo negli ultimi due chilometri dove oscillo tra 6:10 e 6:20 per arrivare a mani alzate e fusciacca al vento in 4:11:59 !



 Va da sè pensare che la mia prima maratona qui a Torino, nel 2014 l'ho conclusa in 4:18 e che ho corso due maratone in 7 giorni. 





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