Santander Mezza di Torino 2017

Santander la Mezza di Torino



La mezza maratona a Torino è da tre anni sostenuta dall'istituto di credito spagnolo Santander: è la mezza maratona più importante di Torino, un evento che comprende anche la corsa per i più piccoli, la 3 e la 10km.
L'avevo già corsa nel 2015 quand'ero scoppiato per il caldo, concludendo in 1:58:01.
Quest'anno, su un percorso diverso, è andata cronometricamente ancor peggio, ma sono contento !
Sono giunto oggi a tagliare il traguardo delle 15 mezze maratone in 3 anni, dalla prima che ho corso a Milano il 23 marzo 2014 e ho imparato a conoscermi e a programmare il mio impegno fisico. Da questa mezza non potevo pretendere di più, perché arrivo da 9 settimane e mezzo di sosta e dall'inizio dell'anno ho potuto allenarmi dall'inizio dell'anno per una percorrenza totale di 47 miserrimi chilometri.
Ma andiamo alla gara.

A Torino il cielo è nuvoloso e inizia a piovigginare, nonostante le previsioni fossero di un miglioramento già dalle prime ore della mattinata. Si impreca perché nella notte c'è l'ora legale e non è facile alzarsi dal letto, anche se la partenza è alle 10.
In piazza San Carlo c'è già gente ma la consegna delle borse è abbastanza fluida, pertanto aspetto di incontrare qualche runner indossando il giaccone fino alle 9:20. Incontro così Fujiko, la pink moderator, Pescanoce, Rosy e un mio amico runner che evidenzia come l'iscrizione alla Santander sia piuttosto cara. Nessun altro del forum...

Nonostante le griglie, la partenza è piuttosto caotica: via Roma è larga ma le distanze tra i corridori sono esigue e bisogna sgomitare. A me non piace avere qualcuno davanti che non abbia un passo regolare ma quello che più mi irrita sono quelli che fanno a zigzag. La curva in piazza Castello è una specie di chicane automobilistica anche a causa del cambio di fondo stradale: i lastroni di pietra sono appena bagnati e bisogna fare attenzione. Il flusso di corridori taglia alla meglio piazza Castello e si dirige disordinatamente verso l'ingresso della discesa dei Giardini Reali. La commistione tra la 21 e la 10k crea confusione perché il runner medio della 10k che va al mio passo (5:35) è ovviamente uno che non può saper correre. C'è gente che si agita, non mantiene la traiettoria e ha improvvisi cambi di ritmo. A metà di corso San Maurizio sono stretto nella morsa dei pacers dell'ora e 50 a sinistra e un gruppo di runner alla mia destra: non so dove andare se non restare al mio posto nell'attesa che qualcosa cambi, ma con un gioco di spalla riesco a portarmi avanti di qualche metro.
Si prende il ponte della Gran Madre e la pioggia inizia a essere più insistente, poi a destra in corso Moncalieri dove il gruppo finalmente si sfila in maniera più ordinata.
Pur avendo esaminato il percorso sul sito di Base Running, inizio a non capirci niente quando dopo il Valentino ci fanno girare a destra in corso Galileo Galilei e poi in viale Sclopis!

Infatti oltre all'immancabile salita del borgo medievale, ci fanno passare
il percorso della mezza di Torino
eccessivamente arzigogolato
accanto alla Fontana dei 12 mesi in viale Sclopis, poi per ben due volte il sottopasso Michele Lanza (orribile! si respirava monossido di carbonio a gogò), di nuovo la salita del borgo medievale, per finire nella gimcana delle vie del centro! Un percorso disegnato male, da uno che non aveva presente le distanze di Torino e sicuramente peggiore di quello dell'edizione del 2015: un'occasione mancata per sfruttare i lunghi viali di Torino (vedi percorrere corso Massimo D'Azeglio solo per metà, vedi le continue svolte per le vie del centro) per rendere la mezza di Torino veramente filante! Quella per cui si viene per cercare il riscontro cronometrico.

Ma tornando alla mia gara, intorno al 5° km, mi sento chiamare: è Francesco, che si presenta come uno dei 25 lettori di questo blog. Parliamo delle corse che abbiamo fatto (lui è alla seconda mezza) e ci teniamo compagnia: addirittura lo convinco a iscriversi a Running Forum!
In corso Unità d'Italia mi distacca di 50 metri, poi lo riprendo ricordandogli che la gara non si fa qui ma dopo il 16° km... non voglio forzare, al 10° km passo in 56' 07" e lui mi stacca di altri 100 metri. Vedo il primo rifornimento e colgo al volo una mezza banana: non so che farmene ma nevroticamente, la mangiucchio un po' per poi mettermela in tasca!

Davanti agli ospedali, vedo passare i primi in senso contrario. i primi 3 sono i keniani che fotograferò sul podio all'arrivo, poi un marocchino e poi due italiani (Loris Mandelli e Bernard Dematteis, quest'ultimo rimonterà Loris nel finale), Catherine Bertone (3a dopo le keniane) e poi vedo una figura conosciuta: è il nostro Franchino, 17° all'arrivo, 2° nella sua categoria SM40! Grido dall'altra parte della carreggiata un incoraggiamento e riusciamo a scambiarci un saluto al volo! Lui per la cronaca, è al 15° km e io al 10°...


Dal 12° km inizio a macinare chilometri ad un passo decente: 5:32, 5:35 e 5:23 (al 13°) e la mente se ne compiace ma poi ne risento subito e tra il 15° e il 17° scendo a 5:57 e 5:59, complice anche la già citata salita del borgo medievale.
  Il finale è più nervoso del previsto: non si percorre via Po fino in piazza Castello ma si gira prima in via Montebello sotto la Mole (con piccola saltella), poi in via Rossini, poi ci si dirige in via Carlo Alberto, poi via Principe Amedeo, via Francesco da Paola...insomma una specie di tour turistico di corsa attraverso il centro storico di Torino mentre i veri turisti fanno la coda per la giornata del FAI.



Ritorno sull'amico Francesco che precedo al traguardo di 20 secondi, in 1:58:34, il mio terz'ultimo tempo su 15 mezze corse.

Ma come ho detto: sono contento!

il podio keniano della Santander 2017: primo Tiongik, Kipngetich,
terzo Kiprotich Tuei.  










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