Il Lungo Lento prima della Maratona


Chi non conosce il Lungo Lento (LL) non è un maratoneta !
La preparazione alla Maratona infatti, a differenza delle distanze più corte, non viene mai conseguita allenandosi in precedenza, sulla distanza dei 42km 195 m. Nessuno si allena preparando una gara senza averla provata in allenamento più volte : invece la Maratona fa eccezione e la distanza non la si prova in allenamento ma solo il giorno fatidico !
Già questo la dice lunga sull'aberrazione di correre questa distanza atipica: perché mai uno non dovrebbe provarla in allenamento ?

Al posto di testare i 42k, si corrono i LL.
Abbiamo già riassunto in un post a giugno che i LL servono per aumentare la Potenza lipidica e testare le proprie capacità mentali di sopportare almeno 3 ore di corsa continua (parlo di amatori, se sei capace di correrla in 2 h e mezza non starai seguendo questo post).

Il ritmo con cui si riesce a correre un LL e in particolare, nel LL che ogni maratoneta corre 3 settimane prima della data fatidica, sarà quello infatti di corsa della Maratona. Questo ritmo differisce sostanzialmente da quello delle tue Mezze Maratone, che in media è più veloce di 30". Insomma, bisogna tenere a mente che la Maratona non è mai la somma di due Mezze.

Nel mio programma di allenamento FIRST ho effettuato 3 LL di 30k. Il primo LL, il 26 agosto, al ritmo di 6:16, il secondo il 7 ottobre a 6:05 (in verde chiaro) , l'ultimo ieri 26 ottobre (in rosso) a 6:02. Notare come il ritmo del primo LL (in blu) sia caratterizzato da alti e bassi di ritmo segno di una preparazione non ottimale.



Mentre proprio nel primo LL mi sono dovuto fermare al 25° km e non mi reggevo più sulle gambe, per percorrere alcune centinaia di metri a piedi, mentre gli ultimi 2 LL li ho completati di corsa senza un particolare affaticamento.


Ho notato che la mente esercita un potere negativo sulla performance : elementi di disturbo sono rappresentati dal passare davanti all''acqua di una fontanella e davanti alla mia macchina parcheggiata. Quando passavo davanti all' auto il mio emisfero sinistro, il menagramo,  mi spingeva a mollare tutto e farla finita subito ! Che corri a fare? Due km in più o in meno non cambiano nulla!

Elementi positivi che ti spingono a andare avanti: il gel di maltodestrine in tasca che è durato troppo poco (al 7°, 15° e poi al 22° km), devo procurarmene almeno 3 per la Maratona e la soluzione idratante salina. Ne ho bevuta 250 ml durante il LL, ma devo calcolarne di berne il doppio. Caratteristica dei LL non è quella di avere una sete smodata subito ma di continuare a bere molto per circa 24 ore dopo e di concentrare le urine.



Considerato il mio ritmo nel LL, il ritmo della mia prima maratona quella di Torino tra 3 settimane, sarà impostato su 6:02-6:05/km. 
Il calcolo del ritmo maratona potrebbe essere considerato un limite imposto e artificiale ma è essenziale per mantenersi realisti e non farsi prendere dall'entusiasmo nei primi chilometri.

Bisogna arrivare al 35° e avere ancora energie fisiche (da cui il calcolo prudenziale del ritmo) e mentali per finire la Maratona con un cosiddetto "negative split" cioè a casa mia, si direbbe "in progressione".

Si inizia la maratona in un modo ma quel che più conta è finirla bene !
In piedi diciamo.







  

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