Maratona 4.0

Preparazione alla quarta maratona


Inizio dell'anno con prima uscita di allenamento in previsione della prossima maratona, la quarta, che sarà il giorno del mio compleanno, il 3 aprile. Dove? A Milano !

Successivamente il 24 aprile, correrò la Virgin Money London Marathon, appunto a Londra.

Ho deciso di seguire sempre una tabella di allenamento con 3 sedute alla settimana, per motivi familiari e di lavoro. Non riuscirei a fare 4 allenamenti alla settimana, andrei in affanno e in paranoia. Già seguirne tre è impegnativo, perché ben 645 chilometri distribuiti lungo 16 settimane di allenamento. 
Se ci penso adesso mi passa la voglia...
645 chilometri per correrne solo 42... un maratoneta amatoriale è indiscutibilmente un pazzo!

E specifico che ho scelto il metodo di Pierce, non l'attore Brosnan che fa Pierce di nome, ma il professore della Furman University, William (detto Bill) Pierce che con Murr e Moss ha adottato il metodo FIRST, che ha il bel motto (run less, run faster; allenati poco e corri più veloce").
Il professore, stanco anche di alcune critiche nei suoi confronti (ognuno ha i suoi detrattori), si è difeso pubblicando recentemente un articolo “Marathon Training: Effectiveness of Low-Mileage and High-Intensity Training Regimens,” American Kinesiology Association Colloquium, 2013, che fa seguito alla seconda edizione (aprile 2012) del suo famoso libro. 
Non è niente di assolutamente scientifico, ma nessun metodo di preparazione alla maratona lo è!

Anzi vi dirò di più : seguo Bill Pierce perché mi permette di fare 3 allenamenti alla settimana e di correre poco, ma il suo metodo non lo seguirò alla lettera perché non farò cross-training. Come non l'ho fatto nella preparazione delle precedenti tre maratone.

In che cosa cambierò per la preparazione della quarta (e quinta) maratona? Che seguirò non il FIRST pubblicato su Runner's World (e che trovate anche qui nel mio blog) ma il suo metodo originale, quello per la preparazione in 4 ore della maratona. 

In che cosa differiscono? Il metodo FIRST di RW è più leggero in chilometraggio (574 km vs 645, 12% in meno) e fa fare meno CM rispetto a quello originale (484 km vs. 567, 17% in meno) mentre si concentra  di più sulle ripetute. Il metodo originale invece trasforma la CM in un Fartlek con diverse variazioni di passo.

Tutto questo mi ha fatto propendere per provare il metodo originale: per arrivare al traguardo sotto le 4 ore, ho bisogno di più Lunghi e di più variazioni di ritmo. 

Almeno credo. 
E spero che la dedica di Orlando Pizzolato (un grande), mi sia di augurio...

 








Commenti

Anonimo ha detto…
Ciao,
sono contento per i tuoi risultati.
Sono però fermamente convinto che per avere risultati interessanti sulla HM e sopratutto nella maratona serva esattamente l'opposto di quello che fai tu, ossia una buona base aerobica.
Le ripetute sono lavori di affinamento che servono agli atleti già ben allenati, già sul loro potenziale; non certo a te che (mica hai 97 anni no?) sicuramente hanno ancora un ampio margine.
Ovviamente poi l'effetto psicologico (placebo) è fondamentale, per cui se tu sei convinto che servano le ripetute, falle eh.

Buone gare!

Adrenalina
zeromaratone ha detto…
E' un argomento dibattuto. Per le gare veloci e ritengo fino alla HM , le ripetute servono per migliorare la velocità. Nel mio caso sono servite. (vedi come migliorarsi in mezzamaratona). Per quanto riguarda la preparazione alla maratona, quasi tutti (tranne Pizzolato) le inseriscono nelle tabelle preparatorie. Io le sto facendo seguendo il Pierce (FIRST). Non mi parlare di effetto psicologico perché le ripetute le odio (come credo tutti).