Firenze Marathon 2018

Firenze Marathon: la gara quasi perfetta




































A Firenze piove!
E' piovuto tutto il tempo, dalla partenza all'arrivo! Correre sotto la pioggia mi piace ma il piacere ha anche dei limiti temporali. Dopo un po' stufa soprattutto se l'esperienza sfiora le 5 ore, di cui 4 di gara e il resto di attesa della partenza!
Ma la mia 11a maratona verrà ricordata non per essere stata la mia seconda maratona bagnata, ma per la mia seconda prestazione assoluta dopo il 3:59:15 di Pisa 2016.

il raduno di RF
Una gara quasi perfetta! Se avessi raggiunto il PB lo sarebbe stata sicuramente, ma non si può volere troppo dalla sorte. Ho concluso in 4:02:19 con due metà di gara quasi perfettamente speculari. Primi 21 km in 2:01:05 e secondi in 2:01:14.

Ma iniziamo dalla sera prima, quando con gli amici di Running Forum ci siamo trovati a cena e per una foto ricordo di fianco alla fontana del "porcellino" che a Firenze è sinonimo di buona sorte. E in fondo ne abbiamo goduto tutti, pioggia a parte. Le previsioni erano infatti inequivocabili: pioggia debole tutta la mattina, ma che nel concreto si è tramutato anche in tante pozzanghere da evitare e pioggia a tratti battente con vento sul Lungarno.
Alla partenza i maratoneti erano oltre 9000, un numero che fa di Firenze la maratona più seguita in Italia dopo Roma.

Il percorso della maratona è molto articolato, con molte curve e un finale molto nervoso in pieno centro storico, ma senz'altro molto interessante perché permette di £correre Firenze" e di vedere praticamente tutti i monumenti principali. Non a caso è una maratona con moltissimi iscritti stranieri, francesi, tedeschi, americani, di ben 80 nazioni. Si parte da via dei Calzaiuoli, che guardacaso, è la via della partenza del Passatore!

Al Percorso 8, l'Organizzazione è da 9, con Expo interessante e ben organizzata, volontari da 10, sempre presenti e non solo belle statuine agli incroci, partecipazione cittadina per strada 7.
Per contro devo anche dire che è stata la maratona in cui ha preso più gomitate. Gomitate alla partenza, gomitate all'arrivo. Con un maleducato ho fatto anche a spallate  perché si ostinava a volere confutare il principio di impenetrabilità dei corpi, un altro mi ha voluto superare sulla corda della pista di atletica...


Tornando alla mia gara, sono riuscito per la seconda volta a non cedere nel finale. Come sappiamo non è una cosa semplice ed è l'obiettivo principe di ogni maratoneta. Meglio ancora se si riesce nel cosiddetto negative split (la seconda parte più veloce della prima) che a me è riuscito solo appunto a Pisa.
Parto con a fianco un amico della più grande battaglia, cioè il Passatore: Enrico da Padova. Enrico è il runner che mi ha "ceduto" la sua traccia Garmin della seconda metà della mia 100km, quando il mio di orologio, era ormai morto. La mia traccia del Passatore su Strava è, sappiatelo, una chimera, un mostro partorito dal mio e dal suo, di Garmin...
Ci perdiamo subito di vista ma ci ritroveremo al traguardo.
Passo al 10° km in 57:19 (5:43/km), al 15° km in 1:25:47 (5:43/km). Siamo nel Parco delle Cascine e non si corre male. Incontro il mio amico Mirco (@ciromi), poi il fatto più divertente. Sono in viale degli Olmi quando un runner asiatico mi si affianca.
-"Tu scrivi libro vero?" mi fa. -
- Sì, ma come diavolo...?! -
- Io visto lupo sulla maglietta. Mia moglie - mi dice - è follower tua su Instagram! -
Insomma in inglese mi spiega che sono anche loro di Torino e che lui si chiama Tomotake ed è giapponese. In parole povere un mio grande fan!
Passando sui Lungarno arrivo al 21° km in 2:01:05 (5:44/km). Guardo bene il Suunto e faccio un calcolo molto semplice che però ripeto due volte. Due ore e 01 per due significa quattro e zerodue finale. Sono leggermente lento per sperare nel PB!
In quel momento non lo so, ma in quel di Pisa ai 10k ero passato in 56:06 e alla mezza in 1:59:57. Per carità, non è che poco più di un minuto!
Ho paura di saltare e pertanto mi impongo di spingere solo dal 33° km. Passo al 30° in 2:52:38 dopo aver corso nella parte più anonima della gara (Campo di Marte e ferrovia) poi la curva Fiesole e la pista di atletica mi danno più brio. Inizio a spingere: 33° e 34° km a 5:29, 36° e 37° in 5:29 e 5:26. Il famoso cavalcavia spezzagambe non mi spaventa. Si passa nel centro, si rivede piazza del Duomo, gli Uffizi e si corre nelle vie strette medievali con lastricato in "pietra serena". Gli appoggi devono essere pensati perché non puoi mettere il piede in una scanalatura. Il 40° km lo corro in 5:32 ma nel 42° scendo a 5:52!

Sono arrivato o no?
I finali nervosi che ti nascondono il traguardo, mi hanno sempre reso nervoso, ma ecco che all'ennesima svolta si vede via del Calzaiuoli !
Sento dietro di me arrivare i pacers delle 4ore, ma io sono davanti e non mi faccio rimontare.

Finisco a braccia alzate!

Prossima maratona : Pisa 16 dicembre (again!)



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